Da più di 30anni
la TOC (Teoria dei Constraints) studia il problema della produzione, anzi, in
tutto il mondo è famosa e rinomata come la migliore tecnica per
ottimizzare i flussi produttivi.
In questo ambito
esistono metodiche consolidate, Drum Buffer Rope per la produzione a flusso
ripetitivo, Critical Chain per la produzione su commessa, e Replenishment per la
produzione mista a magazzino e su ordine. Esistono potenti algortimi
software che automatizzano l’implementazione della metodica.
Qui vorremmo tornare ai fondamenti, all’origine dei problemi che tipicamente affliggono
un buon ingegnere in produzione e da lì percorrere assieme i primi passi
verso una soluzione radicale.
La tecnica che usiamo
per mettere a fuoco la situazione senza farsi distrarre dai dettagli si chiama
nuvola di conflitto. È un processo di focalizzazione che ha come input i
problemi che più comunemente si lamentano. Qualcosa come la lista che segue.
- i clienti che cambiano idea un sacco di volte;
- i fornitori che ci consegnano in ritardo, che fanno consegne parziali e qualche volta scambiano i prodotti;
- l’elevato assenteismo dei dipendenti;
- la mancanza di persone adeguatamente addestrate e disciplinate;
- l’inaffidabilità dei processi produttivi;
- le macchine che si rompono spesso;
- la non eccelsa qualità dei materiali;
- l’inaffidabilità e la lacunosità delle informazioni di cui si dispone;
- l’impossibilità di applicare le politiche di produzione che si ritengono più efficaci in quanto penalizzate dai sistemi di misura usati correntemente.
- I programmi di produzione che vengono sistematicamente stravolti
- Stiamo perdendo velocità e flessibilità
- Per ottenere i risultati occorre fare molto expediting - sollecitazioni;
- ci sono tanti buchi nei flussi di processo,
- Per far andare avanti le cose ci si affida troppo all’iniziativa del
- singolo
Obiettivo e
condizioni al contorno
Quello a cui tutti i
responsabili di produzione aspirano è poter gestire la produzione in modo da soddisfare
tutte le richieste dei clienti, rispettare le date di
consegna e quindi massimizzare il risultato, senza creare un inventory
gigantesca o dover far ricorso a risorse supplementari.
Nel farlo è come se ci
scontrassimo con un nemico invisibile, inafferrabile, più facciamo pressione con
le nostre competenze più resistenza sperimentiamo.
A volte si è portati a
pensare che la cosa migliore sia basare la gestione della produzione sulle
prestazioni delle risorse altre che sia l’opposto cioè che alla base della gestione ci
debba essere la soddisfazione del cliente.
La realtà è un
continuo compromesso tra le due necessità che allontana dall’obiettivo e
lascia frustrati.
La nuvola di conflitto
che fotografa impietosamente ma realisticamente questa realtà è in figura.
La soluzione di questo
grosso problema è costituita da numerosi elementi.
Questi elementi, che
in gergo TOC si chiamano injections, hanno la proprietà di essere in grado di
invalidare uno o più assunti (che nella nuvola sono nelle caselle in blu).
Immaginare le
injection è solo uno dei passi necessari per cambiare la realtà in positivo. Una
soluzione anche se brillante non si realizza da sola.
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