sabato 21 settembre 2013

Perché per fare un buon carpentiere ci vogliono 6-10 anni?


Verso la fine degli anni ’90 fui assoldato in qualità di auditor per il Premio Eccellenza delle Imprese Artigiane della Regione Lombardia. 


Il compito consisteva nell’andare nelle aziende, somministrare una check list e osservare il funzionamento per una mezza giornata. 

Essendo propenso a fare di testa mia oltre al compito facevo qualche domanda extra, ad esempio cercavo di capire quali fossero le maggiori difficoltà che le aziende incontravano. 

La lamentela comune riguardava la difficoltà di trovare giovani da affiancare ai vecchi del mestiere per impararlo e la lunghezza dell’apprendistato (6 e 10 anni per fare un buon carpentiere! 

Dove buono significava che non bisognava più tenerlo a balia). Siccome il tema del trasferimento del know how è abbastanza cruciale anche nell’IT (settore da cui provengo, provate a modificare un sw scritto da un altro) chiesi come mai ci volesse così tanto, visto e considerato che per laureare un ingegnere bastavano 5 anni. 

La risposta fu: beh è semplice, finchè un apprendista non ha visto tutte le possibili situazioni e non ha visto tutti i possibili errori non sarà mai autonomo. Guarda caso il “colpevole” è sempre il modo con cui si pensa si possa trasferire il know how (trial and error). 

Ma siamo sicuri che sia l’unico modo?

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