Un ingegnere in
azienda man mano che la sua professionalità gli fa fare carriera si ritrova
sempre più in una situazione contrastante. Da un lato ricopre una posizione di
responsabilità in virtù delle sue conclamate competenze, dall’altro non riesce
a sfruttarle appieno.
Questa situazione è
negativa sia per l’ingegnere, ma anche per l’azienda. Siamo di fronte a un problema che ha effetti
negativi sul conto economico, magari non immediatamente visibili, ma nettamente
percepibili da chiunque.
Capire dove nasce
questo problema è fondamentale se si vuole liberare energie che correttamente
incanalate possono dare la spinta all’innovazione e alla competitività che
manca in molte realtà.
Attraverso l’esame di
alcune situazione tipo, che si ritrovano nel 90% delle aziende italiane e l’utilizzo
di un approccio rigoroso e scientificamente ineccepibile tenteremo di fornire
una soluzione a questa problema endemico.
Man mano che percorreremo
questa cammino sarà sempre più chiaro che c’è un comune denominatore tra queste
situazioni apparentemente diverse tra di loro. Nell’ultimo articolo chiuderemo
il cerchio , mostrando quale sia il problema di fondo che causa tutte queste
situazioni accennando a una possibile soluzione e alla sua realizzazione
pratica.
Due parole
sulla TOC
L’approccio utilizzato
è uno dei più innovativi degli ultimi 30 anni. La TOC (Teoria dei Constraint) è
attualmente utilizzata da tutte le maggiori organizzazioni nel mondo.
La Teoria dei
Constraint (TOC) è una teoria di sistema e fornisce soluzioni per generare
valore attraverso la gestione ed il superamento dei fattori che limitano la
crescita delle organizzazioni.
Le prestazioni di un
sistema sono determinate da un fattore limitante, chiamato constraint o
vincolo.
ll constraint è l’elemento
che determina il ritmo al quale l’azienda genera denaro attraverso la vendita
di ciò che essa produce. Il valore così generato dal sistema è detto
Throughput. Un’ora di lavoro del constraint è un’ora di Throughput e, di
conseguenza, ogni minuto di mancato utilizzo del constraint è Throughput perso.
In linea del tutto
generale, all’interno di una organizzazione è sempre possibile individuare due
tipi di vincolo: un vincolo di risorse ed un vincolo cognitivo.
All’interno di un’organizzazione
esiste sempre anche un vincolo cognitivo costituito dall’insieme
dei modelli mentali con cui le persone che gestiscono il sistema guardano all’organizzazione
ed al business.
Se vogliamo modificare
gli atteggiamenti e liberare le energie imprigionate dobbiamo capire da quali
pensieri radicati (sul bene dell’azienda e su quello personale) sono ispirati.
L’insieme dei pensieri
radicati in una persona o in una organizzazione si chiamano “modelli mentali”.
Sono questi modelli mentali che in presenza di necessità o eventi ci fanno
assumere atteggiamenti di un tipo piuttosto che di un altro.
I modelli mentali
relativi a una certa situazione sono il vincolo non tangibile/cognitivo che ci
impedisce di migliorare la situazione.
Renderli visibili è un
mestiere che richiede pazienza, abilità e conoscenza degli strumenti adatti.
Lo strumento principe
per fare questo mestiere si chiama nuvola di conflitto.
Con questo strumento è
possibile identificare con chiarezza, pazienza e rigorosità tutti i modelli
mentali che ci frenano nel miglioramento.
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