lunedì 23 settembre 2013

Valorizzare le competenze dell’ingegnere in azienda



Un ingegnere in azienda man mano che la sua professionalità gli fa fare carriera si ritrova sempre più in una situazione contrastante. Da un lato ricopre una posizione di responsabilità in virtù delle sue conclamate competenze, dall’altro non riesce a sfruttarle appieno.

Questa situazione è negativa sia per l’ingegnere, ma anche per l’azienda.  Siamo di fronte a un problema che ha effetti negativi sul conto economico, magari non immediatamente visibili, ma nettamente percepibili da chiunque.

Capire dove nasce questo problema è fondamentale se si vuole liberare energie che correttamente incanalate possono dare la spinta all’innovazione e alla competitività che manca in molte realtà.

Attraverso l’esame di alcune situazione tipo, che si ritrovano nel 90% delle aziende italiane e l’utilizzo di un approccio rigoroso e scientificamente ineccepibile tenteremo di fornire una soluzione a questa problema endemico.
Man mano che percorreremo questa cammino sarà sempre più chiaro che c’è un comune denominatore tra queste situazioni apparentemente diverse tra di loro. Nell’ultimo articolo chiuderemo il cerchio , mostrando quale sia il problema di fondo che causa tutte queste situazioni accennando a una possibile soluzione e alla sua realizzazione pratica.

Due parole sulla TOC

L’approccio utilizzato è uno dei più innovativi degli ultimi 30 anni. La TOC (Teoria dei Constraint) è attualmente utilizzata da tutte le maggiori organizzazioni nel mondo.

La Teoria dei Constraint (TOC) è una teoria di sistema e fornisce soluzioni per generare valore attraverso la gestione ed il superamento dei fattori che limitano la crescita delle organizzazioni.
Le prestazioni di un sistema sono determinate da un fattore limitante, chiamato constraint o vincolo.
ll constraint è l’elemento che determina il ritmo al quale l’azienda genera denaro attraverso la vendita di ciò che essa produce. Il valore così generato dal sistema è detto Throughput. Un’ora di lavoro del constraint è un’ora di Throughput e, di conseguenza, ogni minuto di mancato utilizzo del constraint è Throughput perso.

In linea del tutto generale, all’interno di una organizzazione è sempre possibile individuare due tipi di vincolo: un vincolo di risorse ed un vincolo cognitivo.

All’interno di un’organizzazione esiste sempre anche un vincolo cognitivo costituito dall’insieme dei modelli mentali con cui le persone che gestiscono il sistema guardano all’organizzazione ed al business.
Se vogliamo modificare gli atteggiamenti e liberare le energie imprigionate dobbiamo capire da quali pensieri radicati (sul bene dell’azienda e su quello personale) sono ispirati.
L’insieme dei pensieri radicati in una persona o in una organizzazione si chiamano “modelli mentali”. Sono questi modelli mentali che in presenza di necessità o eventi ci fanno assumere atteggiamenti di un tipo piuttosto che di un altro.
I modelli mentali relativi a una certa situazione sono il vincolo non tangibile/cognitivo che ci impedisce di migliorare la situazione.
Renderli visibili è un mestiere che richiede pazienza, abilità e conoscenza degli strumenti adatti.
Lo strumento principe per fare questo mestiere si chiama nuvola di conflitto.
Con questo strumento è possibile identificare con chiarezza, pazienza e rigorosità tutti i modelli mentali che ci frenano nel miglioramento.

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