giovedì 25 maggio 2017

Il diagramma di Feynman dei comportamenti stupidi

Rivoluzionaria scoperta nel campo della fisica sistemica delle organizzazioni, finalmente svelato il diagramma di Feynman dei comportamenti stupidi (nella accezione gumpiana di “stupido è chi stupido fa”).

Nella teoria quantistica dei campi il Diagramma di Feynman fu inventato da Richard Feynman negli anni quaranta.

L'idea di fondo del diagramma è di tradurre una interazione tra particelle elementari in un semplice schema, per permettere una facile comprensione del fenomeno descritto. Questi diagrammi sono composti da segni convenzionali, quali ad esempio linee rette e ondulate, disposte secondo uno schema preciso e con un preciso significato.
Ogni particella è descritta da una linea differente e diverse particelle sono descritte da diversi tipi di linee:
·         il fotone, mediatore dell'interazione elettromagnetica, si indica con una linea ondulata;
·         bosoni W e Z, mediatori dell'interazione nucleare debole, si indicano con delle linee tratteggiate;
·         gluoni, mediatori della interazione nucleare forte si indicano con una linea a molla;
·         leptoni, gli adroni e i quark si indicano con linee continue.

Come detto il diagramma rappresenta l'evoluzione temporale e spaziale dell'interazione: ecco un semplice schema per comprendere meglio quello che succede durante una interazione e per capire meglio come interpretare i diagrammi.
In questo caso l'interazione rappresentata è:


ed il diagramma corrispondente è:


I due elettroni si avvicinano l'uno all'altro e ad un certo istante uno dei due elettroni emette un fotone, che viene assorbito, dopo un tempo Dt dal secondo elettrone.

La fisica sistemica delle organizzazioni si prefigge lo scopo di studiare le leggi che governano le organizzazioni. I diagrammi di Feynman sembrano uno strumento ineguagliabile per capacità di sintesi , efficacia e precisione per descrivere i fenomeni organizzativi che nascono dalle interazioni tra le “particelle organizzative”.

Perché è così importante trovare una descrizione dei fenomeni, per il semplice fatto che sembra inspiegabile come una massa enorme e densa di neuroni (una delle particelle organizzative in gioco) presenti nelle organizzazioni possa produrre comportamenti stupidi. Partendo della definizione data dal fisico israeliano Eli Goldratt (fondatore della TOC – Theory of Constraints) : l’ignoranza è una condizine, la stupidità è una scelta, ci si è posti la domanda di cui sopra.

Quali sono le particelle organizzative che interagiscono, oltre ai neuroni, e la cui interazione produce comportamenti stupidi. Poiché i diagrammi di Feynamn si applicano alle particelle elementari il primo passo consiste nel individuare le particelle organizzative elementari. Oltre ai neuroni ne sono state “isolate” altre:

i pregiudizi, idee preconcette che albergano nelle persone e che intervengono nella produzione di comportamenti e decisioni (rappresentati dalla lettera p)

bias cognitivi e archetipi, al momento considerate particelle elementari , probabilmente ricerche più approfondite faranno luce sulla loro reale natura, sono particelle organizzative elementari o a lor volta (come i quark nei confronti delle altre particelle) risultato dell’interazione di altre particelle finora sconosciute. Rappresentati dal simbolo Ă

Eventi fisici (fatti). Rappresentati dai simboli F+ e F-

Comportamenti stupidi, rappresentati dal simbolo

Il diagramma di Feynman dei comportamenti stupidi è il seguente:

Si legge così: due fatti provenienti dal passato (esperienza) collidono, uno dei due fatti rilascia un pregiudizio che produce da un lato un comportamento stupido e dall’altro il rinforzo di un archetipo.


Certamente questo è solo un primo risultato, incompleto e migliorabile, ma è il primo risultato tangibile della applicabilità della fisica sistemica delle organizzazioni.  

Aver capito il meccanismo dei comportamenti stupidi e quale sia la particella organizzativa p che li veicola è fondamentale per escogitare le contromisure, ovvero come impedire che si attivi la particella veicolante e si produca questa dannosa interazione.